martedì 17 novembre 2015

Mr.Holmes

Nel 1947, Sherlock Holmes è ormai un anziano detective che, abbandonata la professione, s'è rifugiato  nella campagna del Sussex, dove vive con una governante e col figlioletto di lei, allevando api. Afflitto da problemi di memoria, che aumentano le difficoltà di un'esistenza senile, è perseguitato da un ricordo: quello della sua ultima indagine. Si tratta d'un caso rimasto irrisolto, per il quale aveva deciso di ritirarsi a vita privata; c'è qualcosa che deve ancora scoprire, un dettaglio nella memoria che non riesce a metter a fuoco. Rammenta un non ben chiaro viaggio in Giappone ed una misteriosa "donna del guanto", un evento che avrebbe potuto evitare, infine: mentre frammenti del passato continuano ad affiorare ed egli è costretto ad affrontare le proprie scelte di fondo (in primis, l'arido crogiolarsi nella solitudine), un disastro colpisce le api della sua coltivazione...

Il più noto detective londinese, creato dalla fantasia di Arthur Conan Doyle, ha fatto il suo esordio nel romanzo "Uno studio in rosso" (1887), al quale ne son seguiti altri tre, oltre a 56 racconti, gratificati da un successo ininterrotto. Infinite volte la sua figura, affiancata da quella del suo inseparabile sodale, il dottor Watson, è stata portata sullo schermo: si comincia con un corto del 1902 e s'arriva ai giorni nostri con la serie tv "Elementary". Nel tempo, John Barrymore, Basil Rathbone, Christopher Lee, Robert Stephens, Christopher Plummer, Roger Moore, Robert Downey jr. ne hanno indossato i panni, in tante pellicole mai rivelatesi capi d'opera: ad eccezione di quel "Vita privata di Sherlock Holmes" (1970), in cui Billy Wilder non cela gli aspetti più oscuri - la propensione alla malinconia, se non alla depressione, e l'uso della cocaina - del personaggio, ponendo l'eroe infallibile alle prese col suo primo insuccesso.

In questo "Mr.Holmes", la tendenza demistificatoria trova ampio spazio: come egli stesso ci spiega, è stato Watson ad attribuirgli il berretto da cacciatore - mai indossato - e la pipa, alla quale preferisce il sigaro. Ed è magistrale la sequenza in cui il vecchio investigatore si reca al cinema per assistere ad un film con il suo alter ego di celluloide, provando imbarazzo per le pose ridicole che quest'ultimo assume. Godibile pure come mera vicenda di detection, "Mr.Holmes" risulta tuttavia più intrigante laddove, fra le pieghe dell'enigma, lo spettatore riesca a rintracciare una riflessione sul rapporto tra il vero, il falso e la rappresentazione. Nello scioglimento, ogni domanda troverà risposta e le tessere del puzzle andranno al loro posto: ma, a sancire che la soluzione non è il parametro adottato per conferire significato al plot, c'è una assolutamente imprevista battuta del nostro, "non tutto si può spiegare". Il regista Bill Condon ha scelto per interpretare il personaggio Ian McKellen, che già aveva adoperato per James Whale in "Demoni e dei" (una parte per la quale venne candidato ad un Oscar che avrebbe assolutamente meritato). Il magnifico attore inglese è all'altezza della sua fama e trova, nell'undicenne Milo Parker, un partner adeguato alla bisogna.
                                                                                                                                     Francesco Troiano

MR.HOLMES. REGIA: BILL CONDON. INTERPRETI: IAN McKELLEN, LAURA LINNEY, MILO PARKER, HATTIE MORAHAN. DISTRIBUZIONE: VIDEA. DURATA: 104 MINUTI.


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