lunedì 30 maggio 2016

The Nice Guys

Los Angeles, 1977. Il detective privato Holland March, spiccata predilezione per l'alcol nonché genitore single della tredicenne Holly, riceve l'incarico d'indagare sulla morte della pornostar Mysty Mountains, precipitata con la sua automobile giù da una collina. Nello svolgimento di tale incarico, s'imbatte in un suo collega, Jackson Healy, al quale si è rivolta Amelia Kutner, pure lei attrice porno (oltre che figlia del capo del Dipartimento di Giustizia della California): tre giorni prima le hanno ucciso il fidanzato, regista sperimentale andato a fuoco in casa insieme alle proprie pellicole. Maldestri ma, paradossalmente, ben assortiti, i due si trovano alle prese con un complesso intrigo che vede in scena sia l'industria dell'auto - alla ricerca di nuovi modelli in seguito alla crisi energetica - sia quella della pornografia in celluloide... 


La vicenda personale e professionale di Shane Black è atipica, e vale la pena di essere raccontata. A soli ventitrè anni, vendendo per 250.000 dollari la sceneggiatura di "Arma letale" - che avrebbe avuto un enorme successo e ben tre sequel, trasformando inoltre Mel Gibson in divo alla fine degli anni '80 - il nostro era divenuto uno sceneggiatore star, come il collega Joe Eszterhas (quello di "Basic Istinct"). Di poi, al nostro sarebbero stati pagati 1.750.000 dollari per lo script de "L'ultimo boy scout", 1 milione per la mera riscrittura di "Last Action Hero" con Arnold Schwarzenegger nel 1993, infine la bellezza di 4 milioni per "Spy" con Geena Davis, tre anni più tardi. Roso dal senso di colpa per avere guadagnato cifre tanto rutilanti essendosi dato al commercio piuttosto che all'arte, Black finisce preda di un blocco dello scrittore destinato a durare due lustri. Il ritorno lo segna il suo esordio dietro la macchina da presa con l'adrenalinico neonoir "Kiss Kiss Bang Bang" (2005), omaggio ai B-movies noir degli anni '40 e '50, divenuto subito oggetto di culto ed interpretato da Val Kilmer e Robert Downey Jr. Proprio quest'ultimo, nel 2011, porta Black alla Marvel per fargli dirigere "Iron Man 3" che diventa - con 1,2 miliardi di dollari d'incasso - il maggior successo di un titolo Marvel con un solo supereroe. E' a questo punto che egli può rispolverare lo script di "The Nice Guys", scritto 15 anni prima assieme ad Anthony Bagarozzi, cioè al tempo in cui egli era in disgrazia presso i produttori.




Buddy Movie sui generis, adrenalinico e survoltato ma pure intinto nell'ironia, "The Nice Guys" racconta di "quando l'America ha corrotto il suo futuro" (Black dixit): in particolare, muovendosi nella temperie dei '70, il regista s'addentra nel periodo in cui venne avviata la crescita orizzontale della città degli angeli, velocizzata dagli interessi dei costruttori e dalla corruzione di alti funzionari della pianificazione, che ebbero l'effetto di distruggerne l'ecosistema agricolo e collinare. Assai fidando nella suspension of disbelief (il personaggio di Gosling ha l'invulnerabilità d'un eroe dei cartoon), tra dialoghi scintillanti e scene d'azione travolgenti, il film non lascia un attimo per annoiarsi allo spettatore, nel corso delle sue due ore. Se Gosling è una dinamo, Crowe ha una sorprendente padronanza dei tempi comici: il duo fa scintille, al punto che non ci sorprenderemmo se fosse nata una nuova coppia ed una nuova serie. Un divertimento di gran classe, in definitiva, tuttavia contenente parentesi di critica sociale e politica che pungono non poco: contributi tecnici di prim'ordine, infine, con un'attenzione al décor ch'è gioia per gli occhi.



THE NICE GUYS. REGIA: SHANE BLACK. INTERPRETI: RYAN GOSLING, RUSSELL CROWE, ANGOURIE RICE, MATT BOMER, MARGARET QUALLEY, KIM BASINGER. DISTRIBUZIONE: LUCKY RED. DURATA: 116 MINUTI.

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