martedì 23 aprile 2013

Viaggio sola

Irene ha da poco passato la quarantina, non ha marito né figli, fa un lavoro atipico che costituirebbe il sogno di molti: è "mistery guest", vale a dire il temutissimo ispettore in incognito che deve annotare, valutare e giudicare gli standard degli alberghi di lusso. Sempre in giro per il mondo, a compilare un questionario di 800 domande finalizzato alla relazione conclusiva, ella copre il versante degli affetti grazie alla sorella Silvia, continuamente alle prese con gli impegni della propria famiglia, ed all'ex-fidanzato Andrea, imprenditore di agricoltura biologica. Pur non avendo alcun desiderio di stabilità, Irene inizia a farsi delle domande proprio quando Andrea sta per diventare, seppur riluttante, padre...

Molte volte, al termine della visione di certe pellicole europee (francesi, in particolare), chi scrive si è domandato come fosse per i registi d'oltralpe o d'altre nazionalità relativamente facile dar vita a delle commedie lievi tuttavia non banali, godibili e per nulla becere: ciò che qui da noi, sistematicamente, non avveniva. Bene, "Viaggio sola" - terzo lungometraggio firmato da Maria Sole Tognazzi - centra il bersaglio con garbo inusuale, quasi in sordina: non per particolari meriti di sceneggiatura (che resta il punto debole dei titoli nostrani del genere), invece per l'affettuosa partecipazione alla storia messa in scena da parte d'una regista che si sente, con evidenza, coinvolta in prima persona.

Il contenuto metraggio - meno di un'ora e mezza, la durata; uno fra gli atout del film - consente agli ottimi attori, specialmente alla perfetta Margherita Buy, d'acquerellare vicende quotidiane che han sapore di verità senza forzature: aiuta, nella bisogna, il contesto - le belle location vanno da Parigi a Berlino a Marrakech - e lo splendore degli hotel, che abilmente vengono suggeriti quali scenari ideali per collocarvi una solitudine (fungono da cartina di tornasole, in tal senso, gli incontri occasionali della protagonista con un'antropologa in un'occasione, un affascinante sconosciuto in un'altra). Il finale quasi sospeso si mantiene in tono con il resto della narrazione e suggella un'operina ispirata, piacevole, che dimostra quanto la leggerezza del tocco possa esser l'arma giusta per certi risultati.
                                                                                                                                     Francesco Troiano

VIAGGIO SOLA. REGIA: MARIA SOLE TOGNAZZI. INTERPRETI: MARGHERITA BUY, STEFANO ACCORSI, FABRIZIA SACCHI, GIAN MARCO TOGNAZZI, ALESSIA BARELA, LESLEY MANVILLE. DISTRIBUZIONE: TEODORA. DURATA: 85 MINUTI.

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