lunedì 3 ottobre 2016

Quando hai 17 anni

In un aspro villaggio fra le montagne della Francia sud-occidentale, Damien e Thomas frequentano la stessa scuola. Potrebbero esser amici, ma non si sopportano: quando le parole non sono abbastanza, passano alle vie di fatto. La madre di Damien, Marianne, fa il medico; il padre, pilota militare, trascorre buona parte del suo tempo in missione. Thomas è magrebino, figlio adottivo di una coppia di contadini che vive in una remota fattoria in mezzo ai monti. Dopo molte difficoltà, la mamma adottiva di lui è, di nuovo, incinta; dal momento che la sua gravidanza si presenta complicata (nelle volte precedenti, la donna ha sempre dovuto interromperla), Marianne s'offre di aiutarla accogliendo Thomas in casa propria per il tempo necessario. I due ragazzi si trovano, quindi, sotto lo stesso tetto; e, pure a causa della forzata convivenza, il loro rapporto comincia a mutar segno...

André Téchiné ha già narrato nel suo film più bello, "L'età acerba" (1994), la genesi di un sentimento controverso e di un desiderio che nasce su spinta incoercibile della natura; tuttavia, sarebbe sbagliato ridurre "Quando hai 17 anni" alla mera descrizione di una passione adolescenziale. L'istintualità della età ingrata è certo il punto di partenza, ma il regista francese lo adopera per scandagliare una serie di tematiche: la virilità, la filiazione e quanto funge da matrice per i singoli. La sua macchina da presa si muove stando addosso ai personaggi, quasi mimandone nei movimenti l'inquietudine di fondo: però, mai si dimentica di inserirli con cura nel contesto sociale e familiare entro il quale si trovano ad agire.


Se "L'età acerba" era ambientato nella Francia del conflitto algerino, "Quando hai 17 anni" sceglie la contemporaneità e la provincia. Tra le montagne dell'Ariege, egli dipinge una comunità piccola e solidale, in cui la collaborazione ed il mutuo soccorso sono abituali e sentiti. Paiono lontani, se non addirittura inimmaginabili, i conflitti di classe: nel modo in cui Damien e Tom si cercano come se si  annusassero, si affrontano, si picchiano nel contesto di una natura selvaggia, sta piuttosto la ricerca di personali soluzioni; laddove la "confidenza" nella vita - lo dice Marianne al figlio, in una delle scene più belle del film - è la sola cosa da avere, la bussola sulla quale contare, finanche quando l'amore sembra far saltare tutti gli schemi, creando una sorta di ansia. La sceneggiatura di Céline Sciamma è efficace nella raffigurazione del difficile relazionarsi fra i protagonisti; tra loro si accomoda, quasi ad arbitrare gli scontri, la madre soccorrente e rigenerativa di Sandrine Kiberlain, strepitosa in un ruolo che si basa su sfumature e mezzetinte. Insomma, dopo qualche prova deludente, in sospetto di cedimento a logiche commerciali, Téchiné ritrova la forma delle opere migliori; e, a 73 anni, si confronta con l'età verde in maniera straordinaria. Auscultando i primi battiti dell'amore; rendendoli in immagini dolci, vitali, calde.
                                                                                                                                     Francesco Troiano

QUANDO HAI 17 ANNI. REGIA: ANDRE TECHINE'. INTERPRETI: SANDRINE KIBERLAIN, KACEY MOTTET KLEIN, CORENTIN FILA, ALEXIS LORET. DISTRIBUZIONE: CINEMA. DURATA: 114 MIN. 

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