martedì 15 aprile 2014

Song'e Napule

Paco Stillo è un pianista di valore, tuttavia a Napoli non riesce a trovare collocazione. Raccomandato al questore Vitali dalla madre, viene arruolato nella Polizia, assegnato ad una scrivania e dipoi al deposito giudiziario. Scoperto per caso il talento di musicista dell'agente, lo spigoloso commissario Cammarota lo prende nelle proprie fila. Lo scopo è catturare un feroce criminale, soprannominato "'o fantasma" dato che nessuno ne conosce l'identità: compito di Stillo è quello di entrare a far parte del gruppo musicale di Lollo Love, celebre cantante neomelodico, che s'esibirà al matrimonio della figlia di un boss camorristico. Abbigliato nello stile previsto per la mansione, l'improbabile eroe saprà rivestire entrambi i ruoli con professionalità.

I Manetti Brothers, benemeriti, proseguono nel compito che si sono da tempo assegnati: lavorare nel solco della tradizione nostrana dei "generi", rinverdire i fasti del cinema indigeno che così prolifico e affascinante fu nel corso degli anni '70. Dopo il fantastico de "L'arrivo di Wang" (2001), il thriller di "Piano 17" (2005) e l'horror di "Paura 3D" (2012), gli impagabili fratelli affrontano ora il poliziesco, virato nei toni della commedia. Se la figura di Cammarota richiama alla mente quella dei commissari di ferro interpretati da Maurizio Merli, non mancano le improvvise accelerazioni violente alternate a sottolineature comico-grottesche, l'inseguimento automobilistico di prammatica frammisto al colore locale in versione survoltata.

L'amalgama, aggiornato alla contemporaneità nel ritratto di una città in appalto alla malavita, refrattaria finanche alla raccolta differenziata e perduta nel mito di improbabili divi della canzone, funziona bene: il soggetto di Giampaolo Morelli - già Coliandro per la televisione, sotto la direzione dei Manetti - ha spunti divertenti, le caratterizzazioni sono efficaci, l'elogio del neomelodico è ammiccante e non prevedibile. Insomma, il duo registico perfeziona di volta in volta i moduli narrativi, affina il proprio approccio, si muove con una sempre maggiore sicurezza. Quanto agli interpreti, Roja si rivela duttile, Morelli è autoironico, Sassanelli disinvolto, Serena Rossi impeccabile, Carlo Buccirosso irresistibile. Un cast assortito alla perfezione, insomma; come un tempo avveniva, nei film di buon artigianato.
                                                                                                                                     Francesco Troiano

SONG'E NAPULE. REGIA: MARCO MANETTI, ANTONIO MANETTI. INTERPRETI: ALESSANDRO ROJA, GIAMPAOLO MORELLI, SERENA ROSSI, PAOLO SASSANELLI, CARLO BUCCIROSSO. DISTIBUZIONE: MICROCINEMA. DURATA: 114 MINUTI.


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