giovedì 16 ottobre 2014

Soap Opera

Gianni e Mario sono fratelli che vivono assieme: il secondo è su una sedia a rotelle, ed abitano sotto lo stesso tetto da quando il primo lo ha investito. Francesco ama ancora la sua ex, Anna, ma lei lo informa d'essere incinta di un altro. Pure la moglie di Paolo, amico di Francesco, è in dolce attesa, ma il consorte nutre dei dubbi sui propri gusti sessuali. Poi c'è Francesca, bella quanto addolorata perché il fidanzato si è tolto la vita, per ragioni non meglio chiarite. Quanto ad Alice, attrice in una soap opera televisiva di successo, ha un'irresistibile propensione per le avventure amorose, di preferenza con uomini in divisa: la sua ultima conquista è il maresciallo dei carabinieri Cavallo. Tutti, infine, vivono nello stesso palazzo, e le loro storie s'intrecciano inestricabilmente...

Partendo da un copione che aveva scritto per il teatro, senza poi riuscire a metterlo in scena, Alessandro Genovesi firma con "Soap Opera" un oggetto filmico atipico in più di un senso. In primo luogo, si tratta di un progetto ambizioso: l'interno dei diversi appartamenti è stato ricostruito interamente nel teatro 8 di Cinecittà, mentre gli esterni - con le opportune modifiche - sono stati ricavati sulla scenografia della strada d'epoca che fece da sfondo prima a "Concorrenza sleale" di Scola e poi a "Gangs of New York" di Scorsese. Inoltre, si tratta di un racconto corale, con una congerie di personaggi che s'alternano e le cui vicende coesistono, un po' come nella vita: infine il cast, composto da attori non nuovi al cinema del nostro, fa molto compagnia teatrale e si ricollega alla scaturigine di palcoscenico, appunto, del regista.

Resta da dire degli esiti. L'ambizione di Genovesi, lo si sa, è quella di svecchiare i modelli del comico italiano con una confezione "globalizzante", addirittura esportabile, sulla scorta d'un umorismo di grana più sottile; magari, guardando a modelli quali Woody Allen e Blake Edwards. Da "La peggior settimana della mia vita" (2011) al sequel "Il peggior Natale della mia vita" (2012), già il tiro veniva aggiustato e gli esiti parevano meno abborracciati, meno sfilacciati. Qui, il meccanismo risulta ulteriormente oliato e messo a registro ottenendo una certa compattezza, capace di andare al di là della semplice infilata di sketch. Rinunciando a pretese slapstick e puntando su una comicità orientata verso il sorriso in luogo dell'esazione della risata (salvo che in un paio di battute sessuali, decisamente fuori registro), si può dire che "Soap Opera" sia un risultato per nulla disprezzabile, nella linea d'un dignitoso cinema di consumo. Purtroppo, averlo piazzato come titolo d'apertura dell'edizione 2014 del Festival di Roma non è stata davvero una buona idea: caricare di eccessive aspettative un'operina fragile, che si regge su un filo di grazia, non è rendere un buon servizio né alla manifestazione né alla pellicola.
                                                                                                                                     Francesco Troiano

SOAP OPERA. REGIA: ALESSANDRO GENOVESI. INTERPRETI: FABIO DE LUIGI, CRISTIANA CAPOTONDI, RICKY MEMPHIS, CHIARA FRANCINI, ALE & FRANZ, DIEGO ABATANTUONO, ELISA SEDNAOUI, CATERINA GUZZANTI. DISTRIBUZIONE: MEDUSA. DUARATA: 86 MINUTI.

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